Mà, mi vida entera.
Mamma, che:
“Allora? Raccontami qualcosa!” E mentre tu racconti del più e del meno, lei ti guarda gli occhi come se guardasse l’infinito da uno spioncino.
E mentre stai ancora parlando, ti interrompe e ti fa: come stai hijita? Stai bene?
Mamma, che:
tu potrai anche fare 180 corsi di cucina. Utilizzare solo prodotti biologici. Prendere tre stelle michelin. Ma i suoi pomodori ripieni saranno sempre mille volte più buoni dei tuoi. E comunque sia alla fine ti dirà: “Mah. L’ultima volta mi sono venuti meglio.”
Mamma, che mi dice:
"La serie Doc è stata bellissima, piena di significato"
Mamma, che quando andavo a Milano:
“Amore vai piano!”
“Mamma vado in treno”
“Vai piano lo stesso!”
Mamma,
che ogni sera prima di andare a dormire,
- Buenas noches mumi.
- Buenas noches hijita.
E io dormo. E invece tu, soltanto un po’.
Mamma,
che la domenica mattina
ci svegliavi con le canzoni di Arjona.
Mamma,
che cucini per me
quintali di pasta al pomodoro
perchè come la tua pasta
non ce n'è nell'intera galassia.
Mamma,
che da piccola
mi davi un bacio
sulle labbra
ogni volta che mi salutavi
davanti ai miei amici.
E io mi vergognavo
perché non lo vedevo fare mai.
E mi prendevi per la mano
quando passeggiavamo.
Ed era strano. Ed era bello.
Scusami se non capivo
che eterna può non essere la vita.
Ma l'amore sì. L'amore ce la fa.
Mamma,
volevo solo dirti che:
dietro queste occhiaie
dietro questi anni
dietro questi affanni
dietro questa buccia
dietro questi sogni
dietro questa ansia
dietro questo guscio
dietro questa vita
dietro questi occhi
dietro questo (strambo) cuore
dietro questo buio
dietro questa luce
ci sono sempre io.
Che ti amo.
Oggi. Amore mio.
Che sei appena nata.